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ARONA A PUNTEGGIO PIENO

L’Arona piega la resistenza della Chiavazzese e vola a punteggio pieno in testa alla classifica, in coabitazione con il Cossato e il Dormelletto.
Non era una partita facile ma i ragazzi di Mister Ragazzoni hanno saputo gestire al meglio ogni momento della partita, senza mai perderne il controllo e senza concedere mai nulla agli avversari.
La squadra biellese inizia la gara in modo prudente: si capisce che teme gli aronesi, ma si dispone sul campo molto ordinata.

L’Arona invece non si fida e comincia a studiare gli avversari avanzando pian piano il baricentro del gioco.
Ma dopo mezz’ora arriva il primo affondo di Pappalardo che si invola sulla sinistra, salta l’avversario e poi alza un pallonetto per saltare il portiere in uscita.
I due si scontrano e sulla palla si avventa Lika che gonfia la rete.
Sbloccato il risultato la Chiavazzese è costretta ad uscire dalla sua metà campo e, per conseguenza, si allargano gli spazi per le giocate dell’Arona.
Al 13′ del secondo tempo l’Arona raddoppia con una magia di Valsesia che realizza direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo.
Confortata dal risultato l’Arona comincia a controllare la partita, e Ragazzoni detta i ritmi cominciando anche ad effettuare le sostituzioni.
L’ultima al 44′ quando entra Ghiotti al posto di Pappalardo.
E Alessio Ghiotti coglie l’occassione per mettere il sigillo finale alla partita. Gli bastano 4 minuti per realizzare la sua sesta rete in maglia aronese tornando a segnare proprio contro la squadra alla quale aveva segnato la sua ultima rete.
Dopo il triplice fischio la squadra si riunisce nel cerchio di centrocampo per festeggiare la meritata vittoria.
Il prossimo impegno vede i biancoverdi ancora in casa, ospite l’imbattuto Bulè Bellinzago.

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Che partita!

E’ stata una serata di emozioni forti quella che hanno vissuto i tifosi bianco verdi e veramente non sappiamo da dove iniziare a descriverla.

Potremmo cominciare a dire che mai avevamo visto assegnare quattro rigori in una partita. Giusto per fare un paragone, in serie A sarebbe stato un record: è capitato solo sette volte in tutta la storia della massima divisione.

Non è la prima volta, invece, che l’Arona ne subisce tre in una sola partita. Ci era già capitao a Borgovercelli e, non ce ne vorranno i due arbitri, erano abbastanza strampalati in entrambe le occasioni.

La rete che ha aperto la contesa, in realtà, è arrivato su calcio di punizione del solito Cabrini, che è riuscito a segnare sul palo lontano di Tornatore, replicando esattamente la rete dell’andata. Questa volta però si è aiutato spostando mezzo metro indietro il pallone mentre l’arbitro, disattento, sistemava la barriera.

Sul finire del primo tempo arrivavano due rigori in due minuti, uno totalmente inesistente e l’altro con un grosso forse. Fatto sta che entrambi sono stati segnati (il primo è finito sul palo, ma poi ribattuto in rete da Blando) e le squadre sono tornate negli spogliatoi con il Vigliano in vantaggio 3-0 e la qualificazione in cassaforte.

L’Arona vista nel primo tempo farebbe davvero fatica a salvarsi, ma per fortuna non è quella la nostra squadra.

Infatti, e qui cominicano le note positive, quando i giocatori sono rientrati in campo non si sono lasciati vincere da sentimenti negativi: sono riusciti a settare la testa come se nulla fosse ancora successo e stesse iniziando una nuova partita.

Al 3′ Pappalardo scoccava un tiro dai 15 metri sulla destra della porta (lo stesso punto dove era entrata la punizione dell’uno a zero). La palla usciva da un buco della rete e l’arbitro, per fortuna dava ascolto all’assistente di linea (peraltro posto dal lato opposto), che lo indiceva ad assegnare la rete.

Il Vigliano accusava il colpo e prima di riprendersi subiva il 3-2 di Mattioni.

A questo punto l’Arona riacciuffava la qualificazione e la partita sarebbe probabilmente scivolata alla sua conclusione se dopo pochi minuti l’arbitro non avesse assegnato il terzo(ed inspiegabile) rigore, cascando clamorosamente nella trappola dell’attacante del Vigliano che si lasciava cadere in area.

Tira (e segna Cabrini) e il risultato di 4-2 premia il Vigliano.

L’Arona si scuote, si getta in avanti e comincia a premere sulla difesa arroccata del Vigliano.

Al 37′ la matassa la sbroglia l’arbitro, assegnando il quarto rigore della partita, anche questo abbastanza singolare. Ma visti i pregressi i giocatori del Vigliano non riescono nemmeno a protestare.

Valsesia sistema la palla sul dischetto e di precisione batte Fasso che nulla poteva nella circostanza

Per tutte le cose dette sino ad ora è davvero difficile dare un giudizio “tecnico” sulla gara. Quello che però è possibile dire è che il cambiamento mentale che i giocatori dell’Arona hanno impresso alla gara tra il primo e il secondo tempo è una risorsa che nel corso del campionato può rivelarsi decisiva. E’ un capitale che spesso saranno costretti a tirare fuori dal cassetto, ma che i nostri giocatori potranno trasformare in punti importanti verso l’obiettivo della salvezza.

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Chi ben comincia…

Prima di fare una analisi delle sensazioni che ci ha lasciato la prima di campionato ho voluto aspettare 48 ore, per assicurarmi che la carica di entusiasmo si affievolisse.

E’ stato inutile!

Non è tanto per il risultato, che comunque è stato bello rotondo. Ma è stato il modo con il quale il 4-0 è arrivato ad aver contributo alla mia euforia finale.

Il primo quarto d’ora della partita è stato complicato. L’Arona stava pagando lo scotto della assenza di Valsesia e la manovra non era fluida come gli undici in campo avrebbero voluto.

La voglia di fare bene era alta, ma cominciava a farsi luce una sorta di nervosismo causato dal fatto che ogni tentativo di arrivare verso la porta difesa da Beltrami si infrangeva sulla difesa aggressiva del Valduggia.

Cosentino continuava a fare a sportellate con il marcatore diretto, che spesso era costretto a ricorrere all’aiuto di un altro compagno per contenerlo (e a volte di due). Per questo tutte le palle che arrivavano dalla parte della nostra punta di diamante non venivano trasformate in azioni pericolose, anche perchè l’arbitraggio alla inglese non limitava l’uso di strattoni e spinte da parte dei difensori.

Invece di perdere il controllo della partita l’Arona è stata capace di cambiare l’approccio della stessa: l’azione si è spostata più spesso sulle fasce per allargare il campo, e a questo punto è salito in cattedra Pappalardo, i cui slalom hanno procurato gran mal di testa alla difesa avversaria e soprattutto a Bellan che già al 15′ si faceva ammonire.

Alla mezz’ora la partita si sbloccava grazie a Federico Pappalardo che concludeva a rete dopo aver ricevuto palla da Cosentino.

In finire di primo tempo era la volta di Marco Mattioni servire una deliziosa palla a Pappalardo che trasformava il regalo in un 2-0 che pesava sul morale del Valduggia come un diretto tirato da Mike Tyson.

Ogni speranza del Valduggia cessava al 6′ del secondo tempo: Romano dal fondo crossava per Mattioni Marco, che siglava il 3-0.

Un minuto dopo il Valduggia rimaneva in dieci per una reazione di Bellan che sotto gli occhi dell’arbitro tentava di tirare un calcio d un avversario (per la verità non per far male, ma più di frustrazione). La reazione dell’arbitro era ovviamente quella di estrarre il rosso e a quel punto la partita era virtualmente chiusa.

Poco prima del fischio finale Michele Mattioni, nel frattempo entrato in campo, siglava il 4-0, aiutato da un intervento non impeccabile di Beltrami.

Che dire a questo punto?

La prestazione della squadra è senz’altro confortante, ed è una conferma del buon lavoro fatto sino ad ora dal ds Pino Gallo e dal Mister Chicco Ragazzoni.

Le premesse per un campionato tranquillo sembrano esserci. Ma ricordiamo che non basta una rondine a fare primavera.

Ci vogliono tanto lavoro e testa giusta per poterne vedere arrivare altre!

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Il “fascino” della Coppa

Non è un mistero che i tornei di Coppa, da quello di Serie A a scendere, siano quasi unanimemente giudicati dai dirigenti delle società sportive, poco più che un fastidio del quale liberarsi il più velocemente possibile.

E se nel massimo torneo, l’essere al centro delle attenzioni comporta l’obbligo almeno morale di evitare figure imbarazzanti e le conseguenti dannose polemiche che seguono una eliminazione anticipata, nei tornei a livelli più bassi non si avverte nemmeno questa esigenza.

Il pericolo di subire “inutili” infortuni, la totale irrilevanza del premio destinato al vincitore, il fatto che si sia costretti a giocare in turni infrasettimanali, sono, al nostro livello, tutti disincentivi che tolgono fascino e stimoli in questo trofeo.

Sta il fatto però che i nostri ragazzi domenica scorsa hanno deciso di non tenere in alcuna considerazione tutto quello che abbiamo appena descritto e quando sono entrati in campo per affrontare il Vigliano hanno messo in campo tutto quello che avevano.

Il risultato è stato qualcosa di meraviglioso. La loro voglia di fare bene si è trasformata in un gioco di ampio respiro che ha prodotto due reti, ma che ha anche mostrato delle potenzialità che fanno ben sperare su quanto potranno mostrare nel campionato che sta per iniziare.

E quando al 12′ del primo tempo Pappalardo ha preso palla, ha saltato due difensori avversari e con un gran tiro ha trafitto il portiere giallorosso, è sembrato tutto assolutamente naturale. Ed invece stavamo esultando per qualcosa di davvero straordinario.

Luca Cabrini ha provato a raffreddare gli entusiasmi impattando il risultato dopo neanche dieci minuti grazie ad un calcio di punizione battuto magistralmente che ha aggirato la barriera e sul quale nulla è riuscito a fare Tornatora.

A rimettere tutto a posto ci ha pemsato in chiusura di tempo il solito Cosentino, che si è guadagnato un evidente rigore trasformato impeccabilmente da Valsesia.

Il secondo tempo non è stato all’altezza del primo, complice il gran caldo, ma il Vigliano ha lottato senza mai mollare arrendendosi solo al 43′, quando è rimasto in dieci per la espulsione di Piccirilli.

Al quel punto Mister Ragazzoni ha spento le ultime velleità avversarie spezzando il loro gioco utilizzando i cambi che erano rimasti.

Che valore ha allora questa partita? In realtà non lo sappiamo. C’erano assenze importanti in entrambe le squadre e non sappiamo quanto possano pesare. Ma quello che abbiamo visto ci è piaciuto e siamo sicuri che i nstri ragazzi quest’anno ci faranno divertire.