Con il Santhià tre punti pesanti

La partita giocata contro il Santhià ha regalato più emozioni di un ottovolante.

Appena l’arbitro ha fischiato il calcio d’inizio è stato l’Arona a prendere il pallino del gioco e a provare in modo più convinto a sbloccare il risultato, approfittando anche dell’atteggiamento più prudente del Santhià. Anche il conto dei corner (4-2 nel primo tempo) dava l’idea della maggior pressione esercitata dai nostri ragazzi.

Al 15° del primo tempo arrivava la prima avvisaglia quando Groppo, giovane portiere di sicuro talento, deviava sulla traversa un colpo di testa che sembrava imprendibile. La gara si sbloccava al 36° in una azione da gioco fermo: l’Arona guadagnava un calcio di punizione sulla destra del fronte offensivo, quasi vicino alla bandierina del calcio d’angolo. Valsesia pennellava una perfetta parabola sulla quale si fiondava Radisavlljevic che, anticipando il marcatore diretto, inzuccava in rete senza lasciare scampo alla squadra ospite.

Lo svantaggio svegliava il Santhià, apparso innocuo fino a quel momento. Al primo affondo la squadra vercellese guadagnava un calcio di rigore che Zarmanian trasformava senza esitazioni. Il primo tempo si chiudeva sul risultato di parità, senza ulteriori scossoni alla partita. All’inizio del secondo tempo il Santhià rientrava in campo determinato cogliere i tre punti. Già al terzo minuto colpiva la traversa e i giocatori aronesi faticavano a contenere le sfuriate della squadra ospite, tanto che l’arbitro, nel primo quarto d’ora mostrava, quattro volte il cartellino giallo. Intanto mister Ragazzoni decideva che voleva provare a vincere la partita e ha dato ordine a Vergadoro di cominciare a riscaldarsi.

Al 18° arrivava la doccia fredda con Comotto che portava il Santhià in vantaggio.

E’ a questo punto che l’Arona ha mostrato tutta la sua forza di volontà. Mister Ragazzoni suonava la carica chiamando in panchina Motta e buttando nella mischia Vergadoro. La mossa portava i suoi frutti al 36° quando in un batti e ribatti davanti alla porta avversaria Zarmanian era costretto a deviare di mano sulla linea un tiro che sarebbe finito in rete: espulsione e rigore. Valsesia si appropriava del pallone e freddava impietosamente Groppo.

Complice la superiorità numerica l’Arona, nel finale, continuava a spingere, fino a quando, al 43° Vergadoro fissava il risultato sul 3-2, consegnando alla squadra biancoverde tre punti di importanza vitale.

Perché in effetti questi tre punti, insieme agli altri 4 dei due precedenti match, tengono in vita le speranze dell’Arona, che grazie ai tre risultati utili consecutivi ha riagganciato in classifica il Piedimulera al terz’ultimo posto ed ha ridotto da 13 a 7 punti la distanza dalla salvezza diretta.

Sulle ali di questo entusiasmo arriva ora la trasferta di domenica prossima, in casa di uno Sparta Novara in gran forma (dieci punti nelle ultime 5 partite). Tornare dalla trasferta con qualcosa nella bisaccia, sarebbe il miglior viatico in vista del doppio impegno con Bianzè e Dormelletto, altre due sfide cruciali per il percorso di questa stagione.

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Arona – Vogogna 2-0

Dice un antico proverbio cinese: “Un lungo cammino inizia sempre con un piccolo passo”.

E il primo passo nel lungo cammino verso la salvezza l’Arona lo ha fatto nella direzione giusta.

Servivano risposte ed è arrivato un bel segnale perché, al di la del risultato, che era importantissimo, si è visto un bell’atteggiamento di squadra che sta crescendo non solo nel rendimento dei singoli, ma anche come collettivo.

Il Vogogna ha resistito 60 minuti, ma l’Arona ha avuto pazienza. Ha continuato a costruire gioco provando a testare la difesa ossolana da tutti i lati, fino a quando Gessa ha sfondato centralmente, saltando l’avversario diretto, e finendo travolto dal portiere avversario che uscendo di pugni ha colpito sia la palla che la testa del giocatore aronese.

Il calcio di rigore che ne è seguito ha sbloccato il risultato, ed ha anche “alleggerito” il cuore dei nostri ragazzi che hanno continuato a premere in cerca del gol-sicurezza, arrivato al 29’ dal giovane Salviato.

Un’altra bella sorpresa arrivava alla fine della partita, guardando i risultati degli altri campi: delle ultime sei in classifica solo l’Arona stava festeggiando i tre punti. Adesso, con la classifica un po’ più corta, si può pensare al prossimo impegno casalingo contro il Santhià, squadra che alla prima di campionato si era fatta trovare fisicamente già pronta, superandoci per 2-0, ma che fuori casa ha collezionato solo 4 punti e 5 sconfitte.

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OGNI PARTITA UNA FINALE

Ci sono delle frasi che nello sport ricorrono abbastanza frequentemente. Una di queste è “dobbiamo giocare ogni partita come se fosse una finale”. Quello che va tenuto presente è che non è una frase di circostanza.

Spesso, all’interno di un campionato, alcune squadre incappano in sconfitte che risultano inspiegabili solo se non si tiene presente che “l’atteggiamento con cui ci avviciniamo alle diverse situazioni può determinare il successo o il fallimento” (Peyton Manning – storico quarterback dei Colts e dei Broncos, 5 volte MVP della NFL).

Questa è una frase molto usata in molte circostanze nello sport, ma non sempre funziona. Perché c’è un’altra cosa che fa la differenza: Bisogna crederci!

Non basta dire “Mi impegnerò al massimo delle mie possibilità”, ma bisogna anche farlo. E per farlo bisogna credere davvero che “il miracolo” sia possibile. E capita nel calcio che anche le cose più assurde accadano.

Senza andare troppo indietro nel tempo basta citare l’Atalanta.

Dopo le prime due partite di Champions sui siti di scommesse specializzati i “tecnici” si esprimevano così: ”la miracolosa qualificazione dell’Atalanta pagherebbe 6,00”. Però i giocatori dell’Atalanta non hanno dato ascolto agli “esperti”, hanno dato tutto quello che avevano e… sorpresa! Hanno passato il turno in barba a tutti i pronostici.

Questo stesso spirito cercherà di mettere in campo domenica l’Arona nella partita casalinga contro il Vogogna, unica squadra che la segue in classifica. La vittoria, da centrare a tutti i costi, potrebbe trasformarsi in un capitale di fiducia eccezionale, dato che, a parte il Piedimulera, tutte le altre squadre che precedono in classifica giocheranno fuori casa. La classifica potrebbe accorciarsi moltissimo e L’Arona potrebbe trovarsi nelle condizioni di sfruttare al meglio il doppio turno casalingo, che ha un peso specifico importante dato che alcune delle rivali dirette hanno invece da giocare due trasferte consecutive da brividi.

A quel punto la classifica assumerebbe tutta un’altra sembianza e, davvero, tutto diventerebbe possibile!

mf