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SIMONE MERLOTTI

Oggi intervistiamo il nuovo addetto stampa della nostra squadra.

Ci racconti qualcosa di te?

Ciao, sono sempre stato nel mondo del calcio da quando ero piccolo

Andavo allo stadio di Busto Arsizio, con mio papà seguendo la Pro Patria. Poi negli anni 90 fino al 2003 mio padre ha sempre fatto lo sponsor alla Pro, sui cartelloni pubblicitari, e sul giornalino “il Tigrottino”, che è l’organo ufficiale del tifoso Bustocco. Ho visto parecchi campionati, quelli avvincenti in serie C, fino a quelli dilettantistici dove per qualche anno la Pro ha purtroppo militato. Quindici anni fa iniziai a scrivere sul primo blog dei tifosi bianco blu, e con il passare del tempo, mi diedero compiti più importanti. Ringrazio il Pro Patria Clubs e i suoi membri per la fiducia che mi hanno dato sin dall’inizio e soprattutto Flavio Vergani il direttore del sito, per la grande visibilità che mi ha voluto concedere. Ho scritto quindi sia sul portale del club, sia sullo stesso giornalino “il Tigrottino” proprio quello che da piccolo leggevo allo stadio con mio padre, e per me è stata una cosa magnifica. Ho diretto per un anno, il 2018, con l’aiuto di un mio amico e tifoso (Alberto Pedotti) la stessa testata giornalistica, per poi passare in redazione con vari ruoli. Ho prodotto tanti articoli e nel 2019 ho avuto la fortuna di collaborare proprio con la Pro Patria, per la realizzazione del logo dei suoi 100 anni. Sui pantaloncini e sul materiale inerente del centenario è presente il mio disegno. Anche questa è stata una grande soddisfazione personale. Ringrazio Patrizia Testa, presidentessa della squadra che mi ha dato fiducia e mi ha concesso di “collaborare” con loro. Durante la mia carriera, come “articolista” ho frequentato e mi sono diplomato con tanto di master e lettera referenziale, alla scuola Roi, che è il registro Osservatore Italiano. Il mio sogno è iscrivermi ad un corso nazionale e farlo anche tramite la F.I.G.C.  perché è giusto continuare ad imparare nella vita e migliorarsi. Dopo tanti anni a Busto, ho deciso di rimettermi in gioco e diventare un vero e proprio addetto stampa qui ad Arona. Grazie al presidente Notte e allo staff che mi hanno dato fiducia, abbiamo deciso di collaborare e realizzare un giornalino che sta diventando sempre più letto dal nostro pubblico. Giornale che ricordo è gratis, ed è un vanto per la categoria.

Aneddoti?

Ho girato per quattro anni tra i campi del VCO e del Varesotto, osservando per la ROI molti giocatori.

Ho frequentato Verbania e li ho finito il mio master guardando un anno fa le ultime partite. Ringrazio lo staff ma soprattutto mister Alessandro Oliva che mi ha dato la possibilità di guardarlo al lavoro. Girando i vari stadi ricordo ad esempio dei giocatori fortissimi, Gatti, Messias e Russo tra quelli da me evidenziati. Poi tanti invece non sono divenuti famosi, ma almeno ho provato con molta umiltà a dargli visibilità con le mie segnalazioni. A dire il vero Federico Gatti non è stato notato solo da me, ma anche da un grande DS che è Sandro Turotti, che lo ha portato alla Pro Patria. Un uomo davvero incredibile. Due miei colleghi giornalisti, Andrea Macchi e Alessandro Bianchi, (Rete55) hanno anche loro detto prima di molti altri, quanto questo giocatore potesse essere forte in futuro. Bravi anche entrambi! Dico sempre una cosa come osservatore: Chi è bravo davvero, spesso viene notato, ma non sempre viene segnalato, la fortuna di “arrivare” è solo per pochi purtroppo.

Come ti trovi qui?

Bene, dopo un periodo di disorientamento, che credo sia normale, visto che sono l’ultimo arrivato, ho trovato nuovi amici e ragazzi che mi hanno accettato e sostenuto. Spero davvero con grande umiltà di poter dare una mano, e di portare la mia esperienza fuori dal campo, perché in campo invece di esperienza ne abbiamo da vendere .Il mister Ragazzoni e alcuni della squadra li ho intervistati per il giornale e mi soffermo spesso a parlare con Pino Gallo e gli altri del gruppo. Tutta gente “super” preparata che sono contento di aver conosciuto.

Una cosa voglio dirla su tutte se posso?

Per me Arona sta diventando la mia seconda casa e mi sto “attaccando” a questi colori, che spero possano dare sempre più soddisfazioni al pubblico. Il presidente chiede tanto così come il CDA, e spero piano piano di dare ancora di più a livello di presenza e contributo. Per me che vengo da lontano non è sempre possibile venire agli allenamenti o alle riunioni, ma cerco in ogni modo di stare accanto alla squadra anche da “remoto” e se sbaglio qualcosa perdonatemi, nessuno è perfetto, figuriamoci uno “straniero” che viene da fuori, ma lavorerò anche per essere il più Aronese possibile.

Volete un aneddoto divertente?

Ho chiesto dove fosse Capacchione, nonostante l’avessi di fronte. Dopo aver conosciuto oltre 150 persone tra ragazzi ed addetti, qui ad Arona sono andato in “palla”. Mi scuso ancora, ora lo riconosco subito!

Cosa ne pensi del campionato?

Per me la Promozione è già un signor campionato, fatto anche da “nobili” decadute che storicamente hanno segnato pagine importanti del calcio in Italia o comunque del territorio di appartenenza. Credo che possiamo dire la nostra, anche se molti dicono che Pro Novara e Bellinzago hanno una marcia in più. Non sempre la spesa fatta dai presidenti paga a livello calcistico e di gioco, ma in questo caso certi “lussi” sono quelli che faranno la differenza a lungo andare e queste due squadre hanno speso parecchio. Ci sono grandi ragazzi anche qui da noi, gente con gli attributi e molto forti, non credo siano secondi a nessuno e li vedo ben affiatati tra loro. Se stiamo bene, siamo una bellissima squadra e in campionato possiamo dire la nostra, solo la sfortuna ad oggi ha frenato la nostra corsa. Il 6 a 0 di Novara, non è che un incedente di percorso. Un risultato che non appartiene alla nostra storia.

Forza Arona?

Sempre! Anzi wearearona! Che vuol dire per me “siamo una famiglia!”

In questo link i miei vecchi amici di Busto mi salutano, grazie di cuore alla redazione Bianco Blu di rete 55.

(alla fine della trasmissione)